La presente riflessione prende spunto da quanto accaduto alcuni giorni fa sul Nyse e Nasdaq in USA.
Milioni di piccoli investitori attraverso un aggregatore e piattaforma digitale ha tentato di mettere ko grandi investitori ed in particolare gli hedge fund.

La vicenda ha di fatto messo in pericolo i fondamenti delle aziende quotate in borsa e di conseguenza i valori dei corsi
azionari di società a scapito di altre.
Massicci acquisti di titoli da parte di piccoli azionisti coalizzati ed aggregati dalla rete arrivati contemporaneamente, hanno di fatto scattare aumenti percentuali impensabili su titoli “declassati” dai guru della finanza.
Questa improvvisa azione, orchestrata dal basso pone grandi interrogativi e ci induce a fare riflessioni concrete, sul valore dei corsi azionari e l’eccessiva volatilità rispetto alla stabilità dei prezzi dei beni reali, in particolare del Real Estate oltre al rendimento che se gestiti possono realizzare.




La situazione attuale.

L’investitore medio si trova ancora dopo anni a scontare bassissime redditività percentuali dai mercati finanziari, incapaci di riprodurre significativi rendimenti se non con rischi eccessivi di perdita totale del capitale.
L’ episodio appena citato ha mostrato la grande incertezza che regna sul mercato finanziario al momento ed in prospettiva per i prossimi periodi, implicando l’estrema difficoltà di vendere o comprare ai prezzi desiderati, non esistendo per questi la controparte disponibile ad acquistare registrando perdite immediate in caso di transazione
effettuata dei titoli stessi.

Le differenze accentuate dalle piattaforme virtuali e gli investimenti pubblici sul Real Estate:
Il rischio attuale alla luce di quanto accaduto negli USA pone seri interrogativi sulla tenuta dei corsi azionari e sulla loro eccessiva volatilità nei prossimi periodi, mettendo a serio rischio tutte le analisi tecniche.
Ora più che mai, anche in Italia, si è tornati a scommettere sul valore degli immobili dando vivacità al mercato.
La fiscalità agevolata per il rinnovamento delle costruzioni è il sintomo della capacità che il settore riesce a garantire con una leva pari 1 a 5. Una rigenerazione e riuso dell’immobile genera lavoro per varie categorie (notaio, falegname, idraulico, piccole imprese artigiane, fabbro, serramentisti, termoidraulici ecc.)

L’immobile tornerà ad essere percepito nei prossimi mesi, e probabilmente per anni, l’investimento a lungo termine sicuro per eccellenza.